Ratings for Petronius Paperonius e la calata dei barbari (I TL 2569-1)

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User comments

Piro    Tuesday, Jun 9, 2009, 04:50:03 PM  Che storia!!
Scrooge$    Monday, Oct 28, 2013, 05:32:32 PM  Very good!!!!!
Gotham    Sunday, Jun 29, 2014, 09:29:35 AM  Una degna continuazione della grane saga di Martina :-)
M3Gr1ml0ck    Thursday, Jul 17, 2014, 09:20:48 AM  Continuità gestita con grandissima cura, compresa la contraddizione dell'oro del Pa-Peh-Rheo (stando all'ultimo episodio della saga, era rimasto nella piramide, con soli 50 kg portati fuori dall'Egitto). Espansione del cast Romano con inclusione di personaggi trascurati come Amelia, Gennarino, Archimede e la stessa Numero Uno (peccato che nessuno abbia mai pensato a Brigitta e Sganga, per esempio, nemmeno Romano Scarpa). Purtroppo, qui casca l'asino: se è la Dinastia dei Paperi, perché concentrarsi sui Bassotti e sul loro cane?
Sceneggiatura fiacca e lenta, con tentativi di umorismo protratti oltre il limite della battuta, o riciclo della stessa battuta fino alla nausea. L'annientamento dei tempi comici a favore del pubblico più giovane. Si capisce subito, ma proprio subito, cosa intende Amelya con "Galli", ma nella storia ci si arriva dopo che ormai era ovvio a tutti tranne ai personaggi un po' tardi. La gag dei Beoti smette di far ridere già durante la prima volta. I dialoghi arrancano penosamente, e i personaggi sembrano intorpiditi in una specie di trance inebetita che regala loro solo dialoghi annacquati ed edulcorati: diametralmente opposti alla gestione affilata e scattante che ne dava Martina (basta vedere la sequenza in cui Paperone parla dei cavoli che non riesce a far mangiare a nessuno: dialoghi lentissimi che non vanno da nessuna parte, come se fosse la scena di una telenovela degli anni 1980).
Arte eccellente, ma esuberante e invasiva: disegni fin troppo carucci e carini e cartonosi, con grandi occhioni neri stralunati e faccione col sorriso bonaccione perenne, a prescindere dai dialoghi (che comunque sono già zuccherosi e all'acqua di rose). Smorfie buffe ovunque per sforzarsi di far ridere, sottolineando la carenza di comicità delle interminabili sequenze in cui si srotola e ribadisce ogni battuta.
Il tentativo di imitare Martina naufraga nel continuo ribadire l'ovvio, come la spiegazione del "B.B." che indica parentela tra Barbari e Beduini: l'idea dei Barbari della Beozia è bella, ma la sceneggiatura la spreca perdendo tempo a spiegare ciò che era già chiaro come il sole.
Tagliando tutte le parti noiose (gag di corvo e cane comprese, perché sono sempre le stesse), resta una storia di un episodio che è valida soprattutto per quanto riguarda Amelia in azione.
Molto male la completa assenza di Pippvs Agvstvs dalla trama, a differenza della copertina.
Il pomodoro sul ketchvp da dove arriva? Sarà mica invece il garum (orrore)?
Paper    Wednesday, Jan 4, 2017, 06:15:47 PM  Storia bellissima disegni fantastici !!!
tcp    Saturday, Nov 4, 2017, 11:31:39 AM  Esperimento ardito ed emozionante, che si affloscia pagina dopo pagina, quando ci si ritrova a leggere una normale avventura di paperi del periodo Muci ma in costume. È pur vero che uno dei presupposti della Storia e Gloria originale era proprio quello di mostrare come la dinastia dei paperi fosse (sia) adattabile ad ogni tempo e contesto. Ed è altrettanto vero questo episodio IIbis vede la luce dopo che di storie in costume ne sono state prodotte a bizzeffe. Ma certo Martina sapeva divertire e spiazzare il lettore anche nelle piccole cose, mentre qui i pochissimi elementi originali vengono aggirati (l'esercito mostruoso di Amelia compare in una sola vignetta, in penombra!) o ripetuti in modo estenuante (i Bassotti "Beoti", Gennarino e Ottoperotto; e quest'ultimo, di fatto, è il vero protagonista).
L'ex pupillo di Carpi a questo punto si erà già allontanato tantissimo dalle lezioni del suo ex Maestro e non sembra essere forse il più adatto a disegnare avventure a sfondo storico.
C'è una certa emozione nel rivedere il "falernum" in un'epoca in cui era trasgressivo, e certo l'ultima vignetta della storia solletica il pancino. Ma oltre a questo c'è poco altro.
tonkduck    Friday, Dec 15, 2017, 02:06:20 PM  I like Freccero's art, but in this case, it's a bit distracting and does not properly fit with the rest of chapters. The story itself is mostly fanservice, trying to fill a gap between the original stories.

In the end... nothing of importance really happens (and the crow and dog as sidekicks are really annoying), but it's well done in general.
missdisneypl    Sunday, May 17, 2020, 11:37:18 PM  7/10
16.03.2020
Tregua78    Saturday, Jun 4, 2022, 03:15:52 PM  In generale e' un episodio-bis che non ha molto senso, anche per via della sua estemporaneità.
Sarebbe stato più logico inserirne altri a questo punto.
Resta assolutamente valido il buon lavoro filologico di collegamento con la saga iniziale, come sono apprezzabili e toccanti i due omaggi che Freccero fa al suo compianto maestro (Gi.Bi), inserendo una sua caricatura nell'ottava e nell'ultima tavola (tra l'altro era stato proprio il grande autore Genovese a disegnare nel 1970 l'episodio a cui questa storia fa da seguito).
Tuttavia la trama risulta eccessivamente improntata su una comicità frivola e contemporanea, divergendo in maniera alquanto evidente dai toni decisamente più epopeici che aveva utilizzato Martina nell'opera originale.
Ad esempio e' divertente la prima schermaglia tra Gennarino e Ottoperotto, con la casuale scoperta dei Pop Corn da parte di quest'ultimo, ma era meglio se fosse rimasta l'unica.
Tutte le successive gag sono ripetitive, portano il soggetto "fuori tema" ed alla fine stancano.
Inoltre conferiscono un ruolo eccessivamente primario a queste due comparse soprattutto se si considera che La Grande Dinastia dei Paperi basa i suoi soggetti sui personaggi principali della Banda Disney.
A tratti sembra di trovarsi di fronte ad una di quelle brevi storielle riempitive e questo aspetto e' quello che deprezza maggiormente il valore del lavoro.
I disegni di Freccero si allineano ai toni "leggeri", anche se sono concorde nel sottolineare come essi siano nauseantemente "coccolosi'.

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